lunedì 27 settembre 2010

No Berlusconi Day 2





http://idvgirifalco.blogspot.com

Il circolo territoriale dell'Italia dei Valori di Girifalco e l'associazione Jolly Blue partecipano alla manifestazione che si terrà giorno 2 OTTOBRE a Roma in occasione del

NO B day2 .

La partenza è prevista per le ore 00:30 a.m. del 2 Ottobre da Piazza Umberto I °(GIRIFALCO),arrivo a ROMA in mattinata. Ritorno per le ore 00:30 del giorno 3 ottobre.

Possibilità di salita durante il percorso anche da Catanzaro e Cosenza

x informazioni contattare:
Ielapi Claudio 3297259643 o i responsabili del Circolo IDV Girifalco 3272919287 - 3490838214


domenica 26 settembre 2010

Se non ora quando?




IDV Circolo di Girifalco e l'associazione culturale Jolly Blue organizzano un
pullman con partenza da Girifalco sabato 2 ottobre 2010. Partecipa anche tu.



sabato 25 settembre 2010

2 ottobre 2010- NoBday2

Di Antonio Di Pietro

Cari promotori del NoBDay2-Sì alla Costituzione,
ho letto con piacere la vostra lettera rivolta a tutti i segretari dei partiti politici dell’opposizione e vi dico che l’Italia dei Valori, ovviamente, darà tutto l’appoggio possibile alla vostra iniziativa, come ha sempre fatto.
Bisogna essere tutti uniti per sconfiggere i poteri occulti della P3 e bisogna dare una spallata bella forte al berlusconismo.

Rispetto ai tre punti che proponete, noi dell’IDV siamo assolutamente d’accordo con voi. Infatti abbiamo proposto il cambiamento della legge elettorale attuale per arrivare ad una norma che consenta ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, abbiamo già da tempo depositato una proposta di legge sul conflitto di interessi e crediamo che – nel momento in cui questa maggioranza crollerà – debbano essere gli elettori a sceglierne una nuova, senza inciuci o governicchi.
La Costituzione è la nostra Bibbia e la difenderemo strenuamente con tutte le nostre forze.
Noi sosterremo questa manifestazione con tutti i nostri strumenti, vi garantiamo un appoggio per la logistica della piazza, vi assicuriamo una visibilità mediatica sui nostri siti web e la nostra nuova televisione online, WebDv.it, per trasmettere in diretta l’evento. I nostri rappresentanti territoriali sono già mobilitati per partecipare all’evento.

Spero che altrettanto facciano anche gli altri partiti e organizzazioni che hanno aderito e spero che anche Bersani, che finora ha taciuto sull’iniziativa, risponda alle sollecitazioni dei suoi iscritti e – una volta tanto – esca dall’imbarazzante silenzio dicendo in maniera chiara che anche lui ed il PD aderiscono a questa festa della società civile che, compostamente e con dignità, grida forte la sua protesta contro Berlusconi ed il berlusconismo.







domenica 19 settembre 2010

Strada Girifalco - Lamezia

La cosa più sorprendente di questa strada è l'assoluto silenzio del PDL Girifalcese.
le COLPE di questa ennesima CATASTROFE, in questo caso, sono tutte del PDL provinciale. I vari Traversa, Ferro ecc ecc. passano il tempo tra un talkshow e un altro,e intanto continua il calvario delle comunità che ruotano intorno a questa strada.
Il PDL girifalcese dovrebbe quantomeno chiedere alla presidente Ferro, il costo complessivo (ad oggi) di questa fantomatica strada, si perchè a mio parere, ormai ci si inventa dei lavori da effettuare, che non portano a nessuna soluzione del problema. Sapere quanto ci sta costando questa strada in termini di soldini e in termini di sviluppo economico.
Adesso hanno dovuto rifare anche il ponte che è sotto il santuario di Cosma e Damiano, e quindi per arrivare a lamezia, nuovo girotondo.
mi rivolgo al pdl girifalcese, che non ha perso tempo ad attaccare la passata amministrazione ( anche giustamente), per il bene del paese, dicevano. e di questa strada non hanno nulla da dire? non hanno articoli da far pubblicare sulla stampa? eppure sono sempre sui vari quotidiani, ma occuparsi dei problemi della gente niente?

martedì 7 settembre 2010

Il taglio dei "diritti" dei lavoratori

Disdetta contratto metalmeccanici, Fantozzi: "Un’idea barbara della società, il 16 ottobre in piazza per il lavoro e la Costituzione"

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail


La decisione di Federmeccanica di cancellare il contratto dei metalmeccanici ha un significato preciso. Si vuole distruggere qualsiasi idea di mediazione sociale tra interessi diversi ed affermare che il solo potere esistente è il comando unilaterale dell’ impresa, a cui tutti dovrebbero solo sottomettersi. I diktat dell’impresa diventano l’unica regola che può derogare a tutto: contratti, legislazione, Costituzione, secondo il modello partito da Pomigliano e che si vuole imporre a tutto il mondo del lavoro. E’ un’idea barbara della società, radicalmente inaccettabile. Il nostro sostegno alla Fiom e a tutte le iniziative legali e di lotta che intraprenderà, è totale. La manifestazione del 16 deve diventare un appuntamento assolutamente straordinario di mobilitazione: la risposta di tutti coloro che rivendicano diritti e dignità del lavoro, il valore attualissimo della nostra Costituzione, il rifiuto di essere non più lavoratori e cittadini, ma "moderni" schiavi e sudditi.

di Roberta Fantozzi,

sabato 4 settembre 2010

Ecco la scuola che tanto piace alla destra italiana

Fonte REPUBBLICA:

La scuola scoppia, ecco le superclassi
Nei licei anche 35 alunni per aula

Allarme dei docenti: sicurezza a rischio e didattica penalizzata. Superato in molte città il tetto di 27. La Cgil: colpa del taglio dei professori
di SALVO INTRAVAIA e SARA GRATTOGGI

ROMA - Lezioni al via in aule sempre più affollate. Cresce il numero delle classi "fuorilegge": secondo un decreto ministeriale del 1992, infatti, sono da considerarsi non in regola quelle classi composte da oltre 25 alunni. E per l'anno scolastico in arrivo nelle scuole italiane si arriva ad oltrepassare i 30 studenti per aula fino ad arrivare a trentasette. E la sicurezza? I dirigenti degli uffici periferici del ministero che approntano gli organici fanno finta di non accorgersene perché, in caso di incidente, la responsabilità ricade sul preside. Mentre i docenti si dovranno confrontare con superclassi dove insegnare è quasi un'impresa e gli alunni dovranno mettersi d'impegno per non rimanere tagliati fuori.

Il ministero ha stabilito un limite di 27 alunni per classe, ma quando i resti non consentono di formarne un'altra di almeno 20 il tetto salta. È il caso del liceo Tacito a Roma, dove su sette nuove prime due saranno formate, rispettivamente, da 35 e da 33 studenti. E si può arrivare in vari casi anche a 37 allievi. I numeri dell'anno scolastico alle porte sono più eloquenti di qualsiasi speculazione: tra poco più di una settimana, la scuola italiana avrà 20mila alunni in più dell'anno scorso che troveranno spazio in 3.700 classi in meno. Un giochetto che consente a viale Trastevere di tagliare un bel numero di cattedre.

Ma cosa accade quando il professore entra in una superclasse? Renato Del Noce, insegnante tecnico-pratico di Fisica all'Iti Meucci di Massa, spiega che "quando hai a che fare con classi di 29/30 alunni tutto si complica". "Non ci sono - prosegue - laboratori in grado di ospitare 30 alunni, mancano le strutture adeguate. E - aggiunge - sei spesso costretto a dividere la classe: una parte lavora in laboratorio con me e l'altra metà studia la teoria in classe col collega". Non solo. "Specialmente nelle prime classi composte da ragazzini provenienti da scuole medie diverse - prosegue - tutto diventa più difficile: passi diverse settimane a portare tutti gli alunni allo stesso livello e non è detto che ci si riesca. Può capitare che per mandare avanti la maggior parte della classe non si riescano a seguire i ragazzini con più difficoltà che poi si perdono per strada".

Un problema che si verifica anche in Germania e che sta determinando una fuga verso le scuole private. Nei licei francesi la media è già di 28 alunni. In Italia, sono le sezioni di scuola dell'infanzia e le prime classi delle superiori che rischiano di esplodere.

Alla materna ci si avvia verso i 24 bambini per classe di media, il dato più alto degli ultimi 15 anni. Per trovare numeri più alti occorre andare indietro di diversi decenni, quando in classe c'erano anche 40 alunni. Nel 2009/2010 sono state 28 le province italiane dove il limite di 25 alunni per classe di media è stato superato. Record a Mantova e Pavia con, in media, oltre 27 piccoli per classe. Al classico e allo scientifico le prime scoppiano. Ventinove alunni per classe a Viterbo al classico, e 28 a Reggio Calabria allo scientifico. Valori che si avvicinano a quelli degli anni '50.

Il decreto del ministero dell'Interno del 26 agosto 1992, "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica", prevede un "affollamento massimo ipotizzabile" di 26 persone per aula: 25 alunni, più il docente. Con un numero superiore di alunni, se non sono state previste misure particolari, l'esodo in caso di incendio può diventare problematico. Un'altra norma prevede un tot di metri quadri per alunno. "La ministra - spiega Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil - non si rende conto che in queste condizioni manca qualsiasi requisito di sicurezza. I tagli al personale docente hanno fatto aumentare il numero di alunni per classe e quello al personale Ata non garantirà neppure un adeguata vigilanza nei corridoi. Un disastro".
(04 settembre 2010)